Guardami per quel che sono
e non in quello che vedi,
ti offrirò spine e vetri,
spigoli scomodi e urli liberatori.
I veli non mi appartengono
e nuda scivolerò nei cuori di velluto.
Mostrami i tuoi quadri
senza trama e affonderò
le mani nei tuoi colori
sfiorandoli appena ma
tutto potrebbe svanire
e nulla sarà ripetibile.
Guardami per quel che vedi
e continua ad affilare la lama della
tua realtà e i nostri viali saranno
di sassi e foglie
così diversi, così impervidi, così attraenti.
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